Trent’anni fa nasceva Photoshop. Cosa è successo prima di allora

da | Mar 2, 2020

Photoshop 1 Icon

Il 19 Febbraio 1990, Adobe rilasciava Photoshop 1.0, destinato a rivoluzionare il Photo Editing e cambiare per sempre la vita professionale di molti noi.

Ma come si è arrivati a quella fatidica data? Cos’è successo prima? Forse molti di voi non lo sanno.
Lasciate che vi racconti la storia di uomini ed aziende che hanno creato le condizioni per un’innovazione così radicale.
Per ultimo, un aneddoto sul mio primo approccio a Photoshop.

1959. Adriano Olivetti


Molti pensano che tutto sia partito con Apple, ma non è così.
Il pioniere fu Adriano Olivetti, un imprenditore rivoluzionario ed innovatore. Il suo concetto di azienda aveva come centrale l’idea che il profitto andasse reinvestito per il bene dei dipendenti e della comunità. Credeva inoltre fortemente nell’innovazione.

Pur essendo Olivetti una azienda tecnologica, Adriano assumeva nei ruoli dirigenziali oltre a tecnici e scienziati, anche umanisti ed artisti. Ingaggiava inoltre i migliori designer del tempo. Insomma l’azienda era diventata una fucina di innovazione ad ogni livello.

Le macchine da scrivere erano il prodotto di punta, ma progressivamente Olivetti si dedicò alla tecnologia avanzata, con una serie di innovazioni sorprendenti. I passi più importanti furono il primo personal computer, L’ELEA 9003, progettato da Mario Tchou e disegnato da Ettore Sottsass, il desktop computer nel 1965, e l’invenzione delle icone. Una piccola parte di questi progetti ebbe successo commerciale e fu necessario attendere 10, 15 anni perché trovassero piena applicazione.

Adriano Olivetti at Ivrea - The Olivetti Logo
Olivetti Programma 101. The first desktop computer.

1965. Olivetti Programma 101 Desktop Computer.


Il lancio fu alla Fiera Mondiale di New York il 15 Ottobre 1965 ed il successo fu straordinario. Il computer “stava su un tavolo” e la sua potenza di calcolo era incredibile. Il prezzo era incredibilmente basso per l’epoca: $3200.
Il New Your Journal American scrisse: Probabilmente avremo un computer in ogni ufficio prima di avere due macchine in ogni garage.

La NASA ne acquistò 42 esemplari, usati per i calcoli del programma Apollo e per lo sbarco sulla luna. Per questo il “Programma 101” fu ribattezzato “The Calculator That Helped Land Men on the Moon” (Il computer che ha aiutato l’uomo ad andare sulla luna).
Qui potete leggere una rassegna stampa sulle più importanti riviste americane del tempo..

La macchina fu molto copiata. Hewlett-Packard fu condannata a pagare ad Olivetti  $900,000 in royalties per averne copiato architettura e schede magnetiche nel suo HP 9100. Fonte.

 

Ma chi ha inventato le icone?


Ancora una volta, il pioniere fu Olivetti.
Invece di tradurre i comandi dall’italiano ad inglese, francese, tedesco l’idea fu di studiare delle icone che rappresentassero i comandi stessi. Alla Ulm School of Design, una prestigiosa scuola di design, fu commissionato lo sviluppo di un sistema di simboli, indipendente dalla lingua. Queste icone non furono mai estensivamente usate da Olivetti, ma furono la base dello sviluppo del moderno concetto di icone nelle interfacce dei computer. Fonte.

Molti anni dopo Larry Tesler sviluppò un sistema più avanzato di icone al Xerox Paolo Alto Research Center (PARC), ma Xerox non ne comprese l’importanza ed il progetto non ebbe seguito.

Se oggi abbiamo le icone (ed il mouse) fu perché, nel 1979 Steve Jobs visitò IL PARC commentando che “Xerox non si rendeva conto di essere seduta su una montagna d’oro”.
Secondo alcuni fu “la più grande rapina nella storia del computer”, ma quella visita fu autorizzata da Xerox che stava diventando partner di Apple.

Le icone di Macintosh, che vedete qui furono disegnate da Susan Kare.

Vintage Macintosh Icons by Susan Kare
Larry Tesler

1975. Larry Tesler ed il PARC


Larry Tesler era uno scienziato informatico americano specializzato nell’interazione uomo/computer. Il suo motto era “quello che vedi è quello che è”.
Al Xerox Palo Alto Research Center, sviluppò il concetto del copia/incolla, delle icone e l’idea del “modeless software”, cioè senza usare una serie di comandi testuali che rimandavano ad un altro.

Partendo da questa idea, Tesler sviluppò il concetto delle icone, dell’interfaccia grafica e del mouse. Xerox però non era interessata a sviluppare queste funzioni e queste idee furono colte al volo da Steve Jobs, dopo una visita al PARC.

Più tardi Tesler passò ad Apple dove lavorò ai progetti di Apple Lisa ed Apple Newton.

Un bell’articolo del Post su Larry Tesler

1978 – 1984. Steve Jobs e l’Apple Macintosh


Steve Jobs capitalizzò e mise in pratica tutto quello di cui abbiamo parlato finora. Apple Lisa e soprattutto il Macintosh rivoluzionarono il personal computer.

Dopo il Macintosh, lanciato nel 1984, le altre tecnologie diventarono di colpo obsolete. Era iniziata una nuova era e finalmente, c’era un sistema adatto per mettere in pratica le brillanti idee dei fratelli Knoll.

The first Apple "Rainbow" Logo
Thomas Knoll with a Macintosh displaying Photoshop 1

1990. Thomas Knoll e Photoshop


Thomas Knoll è il programmatore americano che ha creato Photoshop.

Questo software rivoluzionario fu sviluppato dai fratelli Thomas e John Knoll che cedettero la licenza ad Adobe. Nel tardo 1988 le prime 200 copie di una versione beta, furo rilasciate in pacchetto con lo scanner per diapositive Barneyscan.

Finalmente, trent’anni fa, il 19 Febbraio 1990, Adobe rilasciava Photoshop 1.0, destinato in breve a rivoluzionare, o meglio reinventare il photo editing.

Come si lavorava in Photoshop 1.
Non perdetevi questo splendido post di Chris Reilly

Il mio primo approccio a Photoshop


Capitai a casa di un amico che stava ritoccando un’immagine usando lo strumento tampone di Photoshop. Rimasi scioccato e pensai: questo deve essere mio!

Per iniziare, acquistai un Macintosh Pro 9600, e pochi mesi più tardi, il mio primo portatile, il Macintosh Wallstreet. C’erano tre modelli nella gamma. Optai per il modello base, che costava tre milioni ed era dotato di un hard disk da 2GB.

Come primo test iniziai a ritoccare un’immagine usando il tampone. Dopo dieci minuti di utilizzo, commentai con disappunto: “pensavo fosse più scattante”.
Non mi ero accorto che con un errato comando di scrivania avevo duplicato moltissime volte il livello base ed il peso totale del file era 800MB.
Vi rendete conto? Con un hard disk da 2000MB, contenente il sistema operativo, Photoshop ed altre applicazioni ed un file da 800MB, ancora funzionava!

Roberto Bigano in his studio